Alzi la mano chi ha avuto problemi con il figlio primogenito. Diventare genitori non è facile, perché i neonati vengono al mondo senza istruzioni per l’uso. Si dice che quando nasce un bambino, nascono anche una mamma e un papà. Perché fino ad allora non hanno dovuto mai avere a che fare con una creatura bisognosa di tutto da accudire, educare e far crescere. E si ritrovano all’improvviso impreparati di fronte a questa situazione che talvolta sembra insormontabile.
Per le neo mamme e per i neo papà l’inesperienza è normale. Così come lo è provare ansia e stress di fronte a una situazione che non sempre si riesce a gestire in totale tranquillità. Con i figli successivi si è un po’ più sciolti, dal momento che si è già allenati. Ci sono degli errori commessi per il primogenito che non vengono fatti per il secondogenito o i bambini a venire. Insomma, mamma e papà si tarano con il primo figlio, scoprendosi genitori e cercando di fare del loro meglio.
Ci sono però degli errori che ogni genitore commette educando il figlio maggiore. Sei pronto a scoprire se anche tu, ovviamente in buona fede e inconsapevolmente pensando di fare il suo bene, li hai compiuti?
Caricare il primogenito di responsabilità
Spesso si cerca di responsabilizzarlo un po’ troppo per l’età che ha. Soprattutto quando arrivano fratellini o sorelline minori. Si chiede al grande di dare il buon esempio, perché appunto è il primogenito e da lui ci si aspetta questo. Inoltre rischia di diventare un vice per quello che riguarda l’essere genitore: gli diamo la responsabilità di badare ai più piccoli, di aiutare in casa, di dare loro un’occhiata. Che va bene, perché così si insegna che in famiglia ci si dà una mano. Ma a volte si pretende da loro troppo.
Più che puntare tutto sul fatto che è più grande e deve fare quello che gli viene chiesto, si potrebbe puntare sul fatto che, appunto per la sua età, è più libero e quindi ha maggiori diritti, ma anche doversi, come tutti in famiglia.
Mai mettersi in mezzo nelle discussioni tra figli grandi e figli piccoli, perché si rischierebbe di entrare troppo a gamba tesa contro il primogenito, pensando che i nuovi arrivati abbiano bisogno di essere difesi. Cerchiamo di dare loro autonomia anche nelle discussioni, vegliando sul fatto che avvengano in modo pacifico, ovviamente.
Proteggere troppo il figlio primogenito
L’altra faccia della medaglia dell’iper responsabilizzazione è l’iper protezione, pensando che abbia bisogno di tutto, che non ce la faccia da solo, che sia sempre necessario l’intervento di mamma o di papà. Così facendo miniamo l’autostima dei nostri figli e impediamo loro di crescere e affrontare ogni tappa con maggiore autonomia.
Cerchiamo sì di responsabilizzare i figli e di difenderli quando serve. Ma facciamo anche in modo che siano in grado di sbrigarsela da soli, senza dover intervenire troppo. Magari guidandoli, consigliandoli, ma lasciando a loro la scelta del comportamento da adottare. Solo così da grandi potranno affrontare ogni sfida.
Avere troppe aspettative
A volte mamma e papà hanno aspettative troppo alte nei confronti dei loro genitori. Vogliono sempre il massimo e il meglio, che non è sbagliato. Ma dobbiamo sempre seguire le attitudini dei nostri figli. Se noi alla loro età sognavamo di diventare ingegneri, ma non abbiamo potuto coronare il nostro sogno per mancanza di soldi o perché i nostri genitori hanno voluto altro per noi, perché commettere lo stesso errore? Se vuole diventare un pittore, aiutiamolo a coltivare i suoi sogni. Insegnandogli che con l’impegno, la costanza e un po’ di sacrificio si possono ritenere grandi risultati.
Inoltre non dobbiamo sempre e solo guardare ai voti, pretendendo che abbia solo 10 e ottimo in tutto le materie, perché lo sovraccarichiamo di aspettative che potrebbe non saper gestire. È invece fondamentale insegnargli che deve sempre impegnarsi e dare il massimo, preparandosi, studiando. E se poi non arriva al 110 e lode pazienza. L’importante è che abbia dimostrato di essersi impegnato a fondo.
Perfezionismo
Non dobbiamo educare i figli alla perfezione. Ma all’essere sempre all’altezza con l’impegno. A scuola, nello sport e in futuro nel lavoro dovranno sempre dare il massimo secondo le loro possibilità e capacità, dimostrando che con l’impegno si arriva lontano. Ma non è sempre e per forza una gara. Questo atteggiamento instaura insicurezze nei più piccoli. E anche un po’ di infelicità che si porteranno dietro per tutta la vita
Troppi sì o troppi no
Dobbiamo essere tanto duri per crescerli in maniera educata o lasciarli fare? In realtà essere genitori vuol dire essere una via di mezzo tra i troppi no e i troppi sì. Ci devono essere delle regole ben precise, ma ci devono anche essere delle concessioni per aiutare i figli a crescere. Per i primogeniti di solito è più difficile, perché devono aprirsi la strada, quella stessa strada che i fratelli e le sorelle minori si trovano già fatta.
Il diritto a crescere con i fratelli e sorelle
Questo diritto deve essere rivendicato da ogni figlio nel caso in cui mamma e papà abbiano deciso di separarsi. Un’ordinanza del 2018 ha stabilito, infatti, che il diritto di fratellanza e di sorellanza deve essere garantito: in caso di separazione dei genitori fratelli e sorelle devono continuare a vivere insieme, a meno che non ci siano validi impedimenti affinché questo sia possibile. Non dimentichiamolo mai.