Quando i genitori dormono finalmente una notte senza svegliarsi di continuo dopo la nascita di un figlio? Ogni mamma e papà spera che questo momento arrivi molto presto. Ogni bambino è una storia a se. Ci sono piccoli angioletti che fin da quando vengono al mondo ci lasciano riposare dalla sera alla mattina. Mentre ci sono altri neonati, prima, e bambini, poi, che fanno maggiori difficoltà e, di conseguenza, rendono ogni notte un terno al lotto.
Ci sono genitori che pensano che basta che trascorrano i primi mesi di vita, al massimo un paio di anni, per tornare finalmente ad appropriarsi del proprio riposo notturno. In realtà non è proprio così automatico, dal momento che le variabili sono davvero molti. Anche se abbiamo creato una routine del sonno e pensiamo che possa funzionare, non sempre le cose vanno come mamma e papà le hanno programmate.
Ma vi siete mai chiesti quando finalmente i bambini iniziano a dormire tutta la notte senza chiamare e senza svegliare di continuo i genitori? Una recente ricerca scientifica svela che quel giorno potrebbe non arrivare troppo presto.
Quando i genitori possono tornare a dormire sonni tranquilli
Secondo una recente ricerca dell’Università di Warwik in Inghilterra, i genitori non tornano a riprendere un sonno tranquillo come prima della nascita dei propri figli se non dopo che i bambini hanno compiuto 6 anni di età. Dopo questo fondamentale compleanno, che segna anche l’ingresso dei nostri piccoli, nel mondo della scuola, forse mamma e papà possono sperare di tornare ad addormentarsi a ore decenti e non essere continuamente svegliati dal loro adorato cucciolo.
Ovviamente non c’è una data di scadenza fissa. Ci sono bambini che hanno iniziato prima a farsi un bel sonno notturno continuativo e altri che magari hanno ritardato un po’ questo momento tanto atteso da ogni padre e da ogni madre. I ricercatori sono arrivati alla conclusione della media di 6 anni di età, analizzando i modelli di sonno di 2.541 mamme e 2.118 papà per 6 anni. Ogni notte hanno dovuto valutare la qualità della loro notte, potendo contare su una scala da 0 a 10, dando indicazioni per il primo figlio, ma anche per il secondo o il terzo.
La psicologa Sakari Lemola, prima autrice di questo studio pubblicato sul Journal Sleep UK. Society for Sleep Researchers, ha scoperto che le donne perdono più ore di sonno rispetto agli uomini soprattutto nel primo anno di vita del bambino. Sono 40 minuti contro 13 minuti. Tra il primo e secondo figlio le differenze sono notevoli. Con la prima nascita la qualità del sonno della mamma è diminuita dell’1,7% mentre con la seconda dell’1%. Forse per esperienza (o solo per fortuna) ha dormito un po’ meglio.
Solo intorno ai 6 anni i genitori hanno iniziato ad assistere a un lento ma costante miglioramento della qualità del sonno.