Il girello per bambini è uno di quegli accessori da comprare o è una spesa inutile? Un tempo era molto utilizzato, perché si pensava che potesse aiutare i bambini a imparare a camminare in autonomia e in tutta sicurezza. Mamma e papà erano tranquilli, perché grazie al girello si evitavano tanti capitomboli e il piccolo poteva così cimentarsi con i primi passi.
Più recentemente, invece, alcuni pediatri sono intervenuti per dare un parere negativo all’uso di questo accessorio per l’infanzia. Il girello per bambini sconsigliato? E per quale motivo? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza, capendo da che età è consigliato, quando si può usare e quali sarebbero vantaggi e svantaggi del suo utilizzo.
Girello per bambini, quanti mesi?
Un tempo il girello veniva consigliato dai 5 ai 15 mesi del bambino. Una volta si credeva che questo accessorio per l’infanzia potesse aiutare i bambini a imparare a camminare, avendo una maggiore libertà di muoversi da soli, senza l’aiuto dei grandi. Il girello è fatto in modo di sorreggere il piccolo, consentendogli di muovere i piedini nell’atto di camminare, per andarsene in giro per tutta casa da solo. Nella fase della crescita veniva consigliato per poter stimolare le capacità motorie e garantire autonomia e indipendenza al bambino che imparava da solo a camminare.
Inoltre, per mamma e papà era uno strumento utile per avere “sotto controllo” il proprio figlio, che non poteva farsi male, perché era al sicuro nel girello. Lui se ne girava per tutta la casa, mentre i genitori potevano fare qualche faccenda, senza ovviamente mai perdere di vista il bambino (non dovremmo farlo nemmeno quando li lasciamo nel box a giocare, ad esempio).
Girello per bambini, quando è sconsigliato?
Recentemente, però, i pediatri di tutto il mondo hanno sconsigliato l’uso del girello, perché non agevolerebbe, ma ostacolerebbe il corretto sviluppo psicomotorio del bambino. Per prima cosa doveva sapere che costringe il bambino a camminare con movimenti che non sono naturali all’essere umano. E anzi, potrebbero ostacolare il giusto sviluppo del suo sistema scheletrico.
E per seconda cosa il bambino non imparerebbe nemmeno a camminare correttamente, perché non farebbe altro che spingersi sulle punte dei piedi, sicuro di avere un appoggio che nella camminata naturale non avrebbe, non riuscendo a capire come si cammina passo dopo passo appoggiando tutto il piede a terra. Lo sviluppo psicomotorio sarebbe ostacolato anche dal fatto che il piccolo non proverebbe tutte quelle sensazioni che invece sperimenta partendo da seduto a terra, alzandosi, magari cadendo, rialzandosi e riprovando fino a quando non impara a rimanere in equilibrio e a spostarsi con i suoi piedini.
Il girello sarebbe pericoloso anche perché non è assolutamente vero che previene da possibili incidenti domestici (e da qui il consiglio di supervisionare sempre vostro figlio mentre usa quell’accessorio). Potrebbe subire traumi alla testa, alle gambe, alle braccia, alla bocca e anche alla spina dorsale, perché sono molti i bambini che si ribaltano con il girello. E poi potrebbe raggiungere velocemente, senza che noi nemmeno ce ne accorgiamo, possibili pericoli presenti in casa (fornelli accesi, stufe, camini, detersivi).
Come usare il girello
I pediatri suggeriscono ai genitori di utilizzarlo il meno possibile. Ma se proprio devono usarlo, forse è meglio farlo solo occasionalmente, senza lasciare i bambini dentro per troppo tempo. Si può sfruttare come aiuto, ma non come prassi per insegnare al piccolo a camminare o, peggio, per lasciarlo lì dentro per un lasso temporale troppo impegnativo per il suo piccolo corpicino. Inoltre si dovrebbe scegliere un modello che abbia dei sistemi di sicurezza e un paraurti frontale.
Senza dimenticare il fatto che i bambini non andrebbero mai lasciati da soli nel girello.
Quali alternative al girello?
Tra le alternative al girello solitamente consigliate dai pediatri, ci sono dei centri attività che non hanno ruote, in maniera tale da aiutare i bambini a trovare l’equilibrio, senza andarsene liberamente in giro per casa.
Meglio optare per gli accessori con base fissa, così da camminare solamente all’interno dell’area prevista. Oppuer per i carrelli primi passi, che almeno consentono di regolarsi con l’equilibrio e con la mobilità.