Cosa si intende con il termine gravidanza isterica? La pseudociesi o falsa gravidanza o pseudogravidanza, altri tre nomi con cui si indica la stessa problematica, è una sindrome clinica molto rara, nella quale una donna, anche se non è avvenuto alcun concepimento, crede di essere incinta e arriva a provare anche i classici sintomi della gravidanza nei suoi primi mesi. Le cause possono essere differenti, così come sono diversi i trattamenti che si possono adottare per aiutare le pazienti ad affrontare una sindrome che non è molto frequente, ma comunque destabilizza la vita di chi ne soffre.
Spesso le radici di questo disturbo sono di tipo psicologico e scaturiscono dal forte desiderio della donna di diventare madre. Talvolta, invece, la sindrome è provocata da problemi ormonali che causano delle variazioni fisiche e psicologiche compatibili con quelle che si sperimentano durante la gravidanza, ma non mancano altri fattori di rischio. La gravidanza isterica non colpisce però solo le donne. Anche gli uomini ne sarebbero affetti, anche se più raramente: in questo caso di parla di sindrome di Couvade.
Il termine pseudociesi è stato coniato per la prima volta da John Mason Good, che ha utilizzato le parole greche pseudes (falsa) e kyesis (gravidanza) nel 1823, anche se sono arrivate a noi testimonianze di gravidanze isteriche anche da tempi ben più antichi.
La falsa gravidanza è un evento raro
La sindrome sembra essere più diffusa nelle donne con età compresa tra i 20 e i 40 anni, ma ci sono dei casi di manifestazioni nelle ragazze che non hanno ancora avuto il menarca e nelle donne in menopausa. Il fenomeno è stato osservato in tutti i gruppi etnici, quindi non ci sarebbero fattori di rischio da questo punto di vista. Di solito la falsa gravidanza tende a manifestarsi maggiormente in quelle società che danno alla gravidanza e alla figura materna un ruolo molto importante, a volte anche limitante per il corretto sviluppo personale di chi nasce donna.
Nei paesi in via di sviluppo sembra che la tendenza a soffrirne stia diminuendo notevolmente. Ad esempio negli Stati Uniti d’America il dato è fortemente diminuito. Negli anni Quaranta si verificava un caso su 250 gravidanze, mentre oggi i dati parlano di 1-6 manifestazioni ogni 22mila nascite. Nei paesi in via di sviluppo, invece, e in tutti quei contesti che vedono ancora la donna realizzata socialmente solo nel ruolo di madre, invece, il fenomeno è molto più diffuso.
Cause della gravidanza isterica
Le cause psicologiche sono quelle che hanno un maggior peso, perché spingono l’intero organismo a credere che effettivamente stia crescendo un bambino nel grembo materno, adottando tutti quei cambiamenti che il corpo femminile affrontare per far fronte ai 9 mesi di gravidanza. Per questo quando si parla di sintomi di gravidanza isterica si fa riferimento, in realtà, agli stessi segnali che ci spingono a comprare un test di gravidanza in attesa delle due linee che indicano che diventeremo madri.
Desiderare ardentemente un figlio che non arriva, avere problemi di infertilità o avere paura di diventare mamme possono essere aspetti che inducono la mente ad avviare quel processo per cui si crede di attendere un bambino quando invece non c’è nessuna gravidanza in corso. Gli esperti sottolineano che anche una bassa autostima, pressioni esterne, la tendenza a somatizzare, l’incapacità di esprimere sentimenti ed emozioni e la presenza di disturbi come l’ansia possono rappresentare un forte fattore di rischio.
Alla base c’è comunque qualcosa di non completo a livello psicologico, magari un disagio o un altro problema che scatena tutto questo. Come se fosse una richiesta di aiuto per affrontare un disturbo del quale non si sa nemmeno di soffrire.
Alla base della pseudociesi, considerata un disturbo somatoforme, ci potrebbe anche essere un coinvolgimento dell’apparato endocrino, che arriva a indurre cambiamenti fisici e mentali che ricordano quelli affrontati da una donna incinta. Nei casi di falsa gravidanza, infatti, si assiste a una diminuzione di LH e FSH, che provoca anovulazione e amenorrea alti livelli di prolattina e progesterone. Anche uno stato di forte depressione potrebbe provocare uno sconvolgimento tale da provocare la convinzione di una falsa gravidanza.
Sintomi della falsa gravidanza
La falsa gravidanza si manifesta quando la donna è convinta di essere in dolce attesa, anche se il concepimento non è mai avvenuto. I sintomi che scaturiscono sono praticamente gli stessi della gravidanza e riguardano anche aspetti fisici, non solo psicologici.
- mancanza del ciclo mestruale
- nausee mattutine
- aumento di peso
- seno ingrossato
- addome ingrossato
- sensazione dei movimenti del bambino in grembo
- produzione di una sostanza simile al latte
- aumento della frequenza urinaria
La donna prova effettivamente i sintomi della gravidanza e per questo si autoconvince di essere in attesa. La falsa gravidanza non è da confondersi con la gravidanza simulata: nel primo caso, infatti, la paziente è fermamente convinta di portare un bambino in grembo, mentre nel secondo caso finge intenzionalmente e non si sa per quali scopi di essere in dolce attesa.
Di solito i sintomi durano poche settimane, ma ci sono donne che li hanno portati dietro per 9 mesi e anche per anni. Possono passare spontaneamente o possono avere bisogno dell’intervento di un medico che possa aiutare queste pazienti a superare questa sindrome.
Come si cura la gravidanza isterica?
La diagnosi avviene tramite visita medica, ecografia ed esami del sangue, che permettono al medico di comprendere subito che non si tratta di una reale gravidanza: l’ecografia, infatti, non rileva il battito cardiaco del fato e la camera gestazionale, così come visitando la donna il medico si accorge che i cambiamenti avvenuti nel ciclo mestruale non sono indicatori di una gravidanza in corso.
Anche i test di gravidanza casalinghi, che si comprano in farmacia quando si sospetta di essere incinta, danno esito negativo, perché non è avvenuta nessuna fecondazione dell’ovulo.
Trattandosi di un disturbo psicosomatico, una volta fatta la diagnosi, non si interviene con trattamenti chirurgici o a base di farmaci, anche se alcuni medicinali potrebbero tornare utili per il trattamento di alcuni dei sintomi manifestati dalla donna.
La paziente deve essere seguita in un percorso che la porti a realizzare che la sintomatologia che prova non la porterà a stringere un bambino tra le braccia. L’aiuto di uno psicoterapeuta può aiutare le donne non solo a risolvere il problema, ma anche ad andare alla radice dello stesso.