PatriziaLa storia dei bambini di Lidice dovrebbe insegnare all’uomo moderno di quante atrocità possa essere capace. Se non conosci la loro storia, ti raccontiamo noi il destino drammatico e crudele dei cosiddetti bambini di Lidice: una pagina buia della nostra storia più recente in cui, in una guerra sanguinaria, hanno perso la vita centinaia di persone. Anche vittime innocenti come i più piccoli.
Lidice era sempre stata una città tranquilla, fino a quando durante la seconda guerra mondiale non conobbe il nazismo. Tutto ha avuto inizio nel 1942, quando il leader nazista Reinhard Heydrich fu attaccato da un commando cecoslovacco, nella periferia di Praga. Il generale non è morto subito, ma poco dopo a causa delle ferite gravi. Il macellaio di Praga, com’era conosciuto uno dei carnefici più sanguinari dell’Olocausto, non c’era più. I nazisti incolparono della sua morte la città di Lidice: decisero di raderla al suolo.
Tutti gli uomini e i ragazzi con più di 16 anni vennero arrestati e giustiziati. 173 persone persero la vita. Rimasero in città solo le donne e i bambini. Che presto vennero portati nei campi di concentramento. 184 donne dovettero separarsi dai loro figli per lavorare per i nazisti. Dei 105 bimbi portati via, 17 furono giudicati puri e dati in adozione a ufficiali nazisti per crescere come tedeschi. Gli altri piccoli vennero uccisi nelle camere a gas e sepolti nelle fosse comuni.
Donne e bambini sopravvissuti all’Olocausto, alla fine della guerra tornarono a Lidice, per ricostruirla e dedicare un memoriale alle vittime del massacro. Di fianco, l’artista Marie Uchytilová ha scolpito gli 82 bambini deceduti per la follia nazista. Ci ha messo 20 anni e non è riuscita a portare a termine il suo lavoro, perché purtroppo è venuta a mancare. Ma altri artisti hanno finito la sua opera.
Il monumento con le statue dei bambini tristi di Lidice a grandezza naturale commuove ancora oggi, a distanza di decenni, tutti coloro che decidono di visitare questa città.
