Valeria Carannante è una giovane mamma di Bacoli, un comune che si trova in provincia di Napoli. La donna si è laureata in Scienze dell’Educazione e lo ha fatto in videoconferenza, come molti altri laureandi stanno facendo in questo periodo di emergenza sanitaria. Ma la sua situazione era ancora più particolare: Valeria si è laureata a distanza dall’ospedale pediatrico Santobono di Napoli, dove stava assistendo suo figlio.
Antonio è il suo adorato bambino. Si trova ricoverato nel reparto di Nefrologia della struttura sanitaria pediatrica del capoluogo campano. E la sua mamma non lo lascia mai da solo, in nessun momento. Nemmeno per discutere la sua tesi di laurea con i docenti dell’Università che ha frequentato duramente per ottenere quel titolo. La malattia del figlio non l’ha fermata e tutti l’hanno aiutata per coronare il suo sogno nonostante il momento delicato.
Valeria discute la tesi dall’ospedale per non lasciare suo figlio
Antonio ha solo un anno e mezzo e si trova nell’ospedale pediatrico di Napoli per ricevere le cure necessarie. Valeria ha 23 anni, è la sua mamma ed è sempre con lui. Non voleva lasciarlo da solo per potersi laurea e concludere il percorso educativo e formativo. Così ha chiesto al reparto di Nefrologia se fosse possibile laurearsi all’interno della struttura.
Tutti le hanno dato una mano e hanno partecipato all’evento festeggiando la mamma coraggiosa che non ha lasciato suo figlio e si è laureata. Su Facebook la donna ha anche postato le foto del grande giorno, con una corona di alloro in testa e una tesi in mano, mostrando il segno della vittoria.
Il suo post su Facebook è diventato virale. Molti hanno commentato la sua bellissima storia, anche il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo della Ragione, che si congratula con lei per il coraggio dimostrato e per la sua caparbietà.
Valeria ha coronato il suo sogno potendo continuare a seguire suo figlio
Per Valeria il percorso scolastico per ottenere la laurea non è stato assolutamente facile. Negli ultimi tempi con la malattia del figlio ha dovuto studiare accanto al suo letto ospedaliero. I famigliari non potevano starle accanto o darle il cambio, perché a causa dell’emergenza sanitaria non è possibile. Valeria non si è abbattuta ed è rimasta sempre con lui, anche mentre discuteva la tesi di laurea.
Grazie ai grandissimi medici dell’ospedale Santobono di Napoli, la ragazza ha continuato con il suo desiderio di laurearsi lavorando accanto ai sanitari che non le hanno fatto mancare nulla.