Nel mondo ci sono tantissimi bambini che soffrono di anemia e che non crescono come dovrebbero a causa della carenza di ferro, che può comportare anche diverse malattie da non sottovalutare. Non hanno nella maggior parte dei casi accesso a fonti di cibo ricche di ferro, che aiuta a crescere sani e forti. Ma per fortuna è stato inventato un escamotage per aiutare le famiglie: il pesce di ferro ha già salvato migliaia di bambini nel mondo malati di anemia.
Tutto è nato quando il dottor Christopher Charles ha visitato la Cambogia anni fa. Qui molti bambini soffrivano di anemia, a causa della carenza di ferro dovuta a un’alimentazione non bilanciata. Purtroppo le famiglie non avevano accesso a carne o altri alimenti ricchi di ferro e così al dottore venne un’idea, una soluzione al problema sicura, economica ed efficacia, anche se semplice e intuitiva: un pesce di ferro da aggiungere al cibo per garantire l’apporto di questo minerale nella dieta di tutti, bambini e non, ovviamente.
Le famiglie aggiungono semplicemente il pesce di ferro mentre il cibo che hanno a disposizione cuoce in pentola. Non ci vuole poi molto, bastano in realtà pochi minuti, quanto basta per un apporto di ferro alla dieta laddove ci sono delle carenze. I bambini cambogiani, che spesso seguono un’alimentazione a base di pesce, da quando nelle loro preparazioni viene usato il pesce di ferro non soffrono più di anemia.
Non solo questa soluzione è efficace, ma è anche economica, perché il pesce di ferro si può usare per molti anni, basta semplicemente sciacquarlo sotto l’acqua potabile corrente per poterlo riusare a ogni pasto. Secondo il medico che lo ha ideato, questo rimedio semplice si può usare in tutte le zone rurali e a basso reddito del mondo, per poter risolvere un problema nutrizionale che a lungo andare può causare problemi di salute. Sicuramente costa molto meno rispetto agli integratori alimentari che si trovano in farmacia.
Sicuramente in molti paesi del mondo c’è bisogno di idee del genere per garantire a tutti, bambini e adulti, benessere e salute, anche quando non ci sono possibilità per poterla garantire attraverso l’alimentazione.