Mettere al mondo un figlio, che sia per via naturale o con taglio cesareo, comporta una ripresa fisica che può andare da pochi giorni fino a qualche mese. In base a com’è andato il parto, la donna può impiegare più o meno tempo per recuperare il proprio corpo. In più dobbiamo considerare tutto ciò che ne consegue alla nascita di un bambino.
Le donne vedono già il proprio corpo cambiare durante i 9 mesi di gravidanza. La trasformazione è fisiologica per la nascita del bambino e, anche se con fatica, si accetta. Quello che però si vive con maggiore sofferenza è il post parto.
Quando si rientra a casa con il neonato, la donna vive un periodo di profondi cambiamenti, sia a livello fisico che come abitudini. Il primo periodo si dovrà ritrovare un nuovo equilibrio scandito da tempi ben precisi fatti di allattamento, cambi pannolini e riposini.
Ma non è tutto facile come si può pensare. L’allattamento non è qualcosa che si avvia in maniera naturale spesso, la mamma pensa e ripensa se il suo latte sia sufficiente per la crescita del neonato, in più possono presentarsi le tanto temute ragadi. Qualcosa che si presentava come semplice diventa faticoso e spesso le mamme passano al latte artificiale.
Gli ormoni sono in subbuglio e i pianti del neonato possono mandare in crisi in tempo niente. Tutto sembra pesante e difficile. Se è vero che in questi casi bisognerebbe chiedere aiuto, è altrettanto vero che non tutte abbiano a disposizione qualcuno che le venga incontro.
La mamma si deve dare solo tempo. Soltanto con il tempo le cose si aggiusteranno e tutto ritornerà al suo posto. Superato il primo periodo e ritrovare se stessi sarà determinante per riassestare gli animi e poter finalmente vivere serenamente il proprio bambino.
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