Il ruolo dell’insegnante oggi non è più visto come quello di un tempo. Nel passato c’era un rispetto ed una fiducia tale verso il docente che qualsiasi cosa dicesse mai a nessuno veniva in mente di andargli contro.
La società odierna invece relega l’insegnante ad un ruolo completamente diverso, dove si ritrova non solo a svolgere il suo mestiere in un contesto non sempre facile ma dove anche i genitori cercano di prevaricare le sue competenze. Per questo ma anche per tanti altri motivi il riposo estivo è fondamentale per loro.
Il mestiere di insegnante non è cos’ privilegiato come si possa pensare
Un tempo era credenza comune che entrare a far parte del mondo della scuola fosse un privilegio sotto tanti punti di vista, a cominciare dai famosi tre mesi di ferie. Anche oggi questo pensiero fa parte di tante persone, ma la realtà è ben diversa da quello che si immagina. Sicuramente far parte di un sistema pubblico ha tanti vantaggi, ma questo vale per qualsiasi professione. Ma per quanto riguarda gli insegnanti se da un lato ci possono essere dei vantaggi, dall’altro spesso le responsabilità che si hanno non vengono adeguatamente compensate.
Infatti gli stipendi dei docenti italiani sono tra i più bassi d’Europa e l’impegno che la scuola richiede è sempre maggiore. Oltre alle normali ore scolastiche mattutine, ci sono spesso incontri pomeridiani tra programmazione, consigli di classe e riunioni straordinarie.
L’importanza del riposo estivo
Quando arriva il periodo estivo ecco che si fa largo il comune pensiero del privilegio di cui godono gli insegnanti. Ma invece molti sottovalutano la reale importanza di questa pausa per loro. Gestire quotidianamente tanti bambini, tutti diversi tra di loro e tutti con personali esigenze e necessità porta l’insegnante ad essere costantemente sotto pressione.
In più oggi i docenti devono anche rispondere pure del loro metodo di insegnamento con quei genitori che non li ritengono adatti, volendo conto e ragione da loro. La pausa estiva fa sì che gli insegnanti possano riposarsi per davvero, avere uno stacco da tutto ciò che comporta la cura e l’educazione di tanti bambini contemporaneamente.
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