Come dice un vecchio detto, quando c’è luce c’è speranza. Lo sa bene questo giovane bambino filippino, che per cercare un spiraglio di luce è dovuto andare per strada. Si tratta di una delle tante storie provenienti da quello che comunemente chiamiamo terzo mondo, ma che in realtà non è altro che l’altra faccia della medaglia della nostra società.
Il 23 giugno del 2021, la studentessa Joyce Torrefranca ha pubblicato su Facebook una toccante foto in cui il protagonista è un piccolo bambino, forse intorno ai 7-8 anni di vita. Il piccolo sembra essere intento a scrivere qualcosa su un banchetto in mezzo alla strada. Si tratta dei suoi compiti scolastici, che spesso i nostri figli fanno seduti sul comodo tavolino di casa o sulla loro coloratissima scrivania.
Invece di 4 mura domestiche, il piccolo Daniel Cebrera, studente della scuola elementare a Mandaue City, a Cebu, è stato costretto a portare il suo tavolino e la sua sediolina in un angolo di strada, dove c’è uno spiraglio di luce proveniente da un’insegna. Si tratta della grande scritta McDonald’s, che emana una luce sufficiente al piccolo per riuscire a leggere e quindi anche a comprendere e completare i suoi compitini.
La solidarietà del web
Dopo aver visto la tanto triste e dura fotografia del bambino, sono stati in molti a muoversi per aiutare il piccolo Daniel. C’è chi gli ha inviato dei soldi, chi del materiale scolastico, chi dei vestiti nuovi e delle divise scolastiche. L’AFP ha inoltre riferito che al piccolo è stata anche data una borsa di studio per continuare ad imparare quando la scuola pubblica sarà terminata.
A ringraziare il pubblico ci ha pensato la madre del ragazzo, Christina Espinosa, la quale ha rivelato commossa di non sapere cosa fare con tutti i doni ricevuti per Daniel, ma che sono estremamente grati per l’opportunità offerta al ragazzo. Quello che è successo in seguito, è stata la dichiarazione del motivo per il quale il bambino era costretto a studiare per strada.
La famiglia di Daniel non ha una casa fissa, dopo che la loro dimora è stata distrutta da un incendio nel 2016. Infatti, la madre ha raccontato che non posseggono più nulla e che trovano riparo in case temporanee, dove però non c’è elettricità e per questo il bambino non poteva studiare dentro, ma era costretto ad andare per strada.
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