Una sfida vestita di gioia, ecco cosa vuol dire essere genitori. Avere la responsabilità di assicurare una vita dignitosa a qualcuno che si sceglie di mettere al mondo, ed ottenere in cambio un cuore colmo d’amore. Un percorso senza dubbio difficile, impervio, ma che conduce ad una meta meravigliosa. E se i compagni di viaggio sono speciali, allora sarà indimenticabile.
In questa lettera anonima una madre mette a nudo i suoi pensieri, invitando il suo compagno a condividere con lei timori e vittorie. Spesso di pensa che avere un bambino equivalga a sacrificare ogni cosa, ed in un certo senso corrisponde al vero. Ma un bambino non distrugge alcuna libertà, e semmai ne costruisce.
Questo uno dei concetti portanti del testo, in cui una mamma invita il partner a godersi la propria vita, smettendo di caricare di aspettative irrisolte quella del figlio e di imparare a condividere la libertà.
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Di seguito alcuni estratti del testo.
Più che essere solo mio marito, sei mio amico nel difficile compito di essere padre: io e te contro i capricci, le lezioni e i consigli non richiesti che le persone danno. E ti amo per questo. Ma per quanto ami la nostra vita da genitori sono stanca di pensare al futuro.
Non voglio passare i prossimi 20 anni sognando il giorno in cui saremo “liberi“. Perché sai cosa? Noi lo siamo. Oltre a un papà e una mamma, siamo due persone indipendenti.
Sì, i nostri figli hanno bisogno di molte attenzioni, ora che sono piccoli. Ma hanno bisogno anche di vedere che i loro genitori sono felici e che si amano. Perciò ceniamo insieme, andiamo al cinema, conversiamo dei libri e dei film che ci piacciono.
Facciamolo adesso, facciamolo oggi senza aspettare un futuro idilliaco. Smettiamo di aspettare che i bambini crescano e facciamo tutto ciò che tanto desideriamo. E facciamolo insieme.
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