PatriziaI limoni sono spesso protagonisti delle nostre ricette. Li compriamo sempre in grandi quantità, per tenerli in frigorifero o in casa per ogni evenienza. Buoni nel tè del mattino, sono l’ideale per molte ricette, dolci e salate. E quando abbiamo un po’ di mal di stomaco, una bella limonata calda è quello che ci vuole per rimetterci in sesto. Ma come capire se un limone è andato a male oppure se è commestibile?
I limoni sono agrumi buonissimi e profumatissimi. Di sicuro è anche quello più usato in cucina, perché è decisamente versatile e si può sposare bene con mille ricette e piatti differenti. Inoltre non dobbiamo dimenticare che è ricco di proprietà fondamentali per la salute.
Quando lo usiamo in cucina, però, dovremmo prestare molta attenzione alle sue condizioni: qual è il suo stato? È buono da mangiare o forse dovremmo evitare di ingerire quell’agrume?
Il limone è buono oppure no?
Per capire se un limone è buono da mangiare dobbiamo tenere in considerazione diversi aspetti:
- La buccia di un limone commestibile ha un colore uniforme, non importa la tonalità di giallo, che può invece essere differente.
- I limoni al tatto devono apparire belli sodi, se sono mollicci forse non sono più così tanto buoni da mangiare come potremmo credere.
- Sbucciando il limone, se la buccia appare molto sottile, allora procedi pure con la tua spremuta.
- E se la buccia è rugosa? In questo caso meglio usarlo da cotto, in preparazioni dolci o salate.
- I limoni vanno conservati sempre in frigorifero, così da durare più di un mese senza problemi. A temperatura ambiente resisterebbero solo un paio di settimane.
Cosa fare se è un limone è andato a male?
Ovviamente meglio evitare di mangiarlo, ma si può sempre riutilizzare. Togli la parte macchiata o che ha già iniziato a fare un po’ di muffa e gettala via nei rifiuti umidi. Il resto spremilo e usalo per pulire casa: lo sai che è un rimedio perfetto per pulire velocemente il forno microonde?
