La noia nei bambini preoccupa i genitori, sempre pronti ad organizzare in maniera eccessiva le loro giornate per timore che ci siano dei tempi morti. Il timore è quello che possano annoiarsi da piccoli o rimanere troppo tempo di fronte a uno schermo. E da grandi che possano non trovare soddisfazioni in qualche hobby o in qualche sport.
Per questo motivo mamme e papà decidono di riempire l’agenda dei bambini di impegni. Scuola, attività sportiva, imparare a suonare uno strumento, corsi di teatro, merende combinate, corsi di ogni tipo. Così arriverà a sera stanco morto e non avrà tempo per fare nient’altro se non svenire nel letto. Anche nel weekend le cose non vanno tanto diversamente.
I bambini di oggi non solo praticamente non hanno più tempo di riposarsi. Ma non sanno nemmeno cosa voglia dire annoiarsi. E non perché sono bravi ad organizzarsi le giornate da sole, tra attività da fare o da pensare. Bensì perché c’è qualcun altro che ha compilato la loro agenda in modo tale che non ci siano buchi vuoti da un appuntamento e l’altro. La noia, però, è una sensazione indispensabile, che i bambini dovrebbero imparare a conoscere e gestire. Ma noi non diamo loro l’occasione per farlo.
Perché per i bambini la noia è importante?
Ci sono educatori e pedagogisti che sottolineano che la noia, come lo studio, la salute e il gioco, dovrebbero essere un diritto di ogni bambino. E non una cosa da evitare nelle loro vite, a costo di renderle soffocanti di impegni. Grazie al momento di noia i bambini possono infatti pensare, riflettere, capire l’importanza del silenzio e anche del far nulla, magari per ritrovare la voglia di fare qualcosa. Impedendo loro di restare senza nulla da fare, di fatto limitiamo la loro immaginazione, la loro creatività, la loro fantasia. Non permettiamo ai nostri figli di guardarsi dentro per poter capire come superare un momento di noia.
Pensateci bene. Riempiamo le loro giornate di attività per non farli annoiare e di fatto per non farli pensare a nient’altro, concentrati come sono su quello che devono fare e su ritmi incalzanti. Di fatto, non permettiamo ai nostri figli di trovare una via d’uscita quando non hanno nulla da fare. Non consentiamo loro di provare a riflettere e a guardarsi dentro. O semplicemente a trovare piacere nel rimanere lì a non fare niente, ma proprio niente, per qualche tempo.
Trovare una soluzione, ecco cosa impediamo loro di fare. E questo si potrebbe ripercuotere anche sulla loro crescita: potrebbero non essere in grado di organizzarsi in autonomia, avendo sempre qualcuno dietro che ci pensa al posto loro. Sperimentare la noia invece è un bene. Quello che possiamo fare noi adulti è guidare i nostri bambini a capire quello che possono fare quando si annoiano, senza dare la risposta bella pronta e servita su un piatto d’argento. Così potrebbero anche scoprire passioni, talenti e hobby che altrimenti non avrebbero mai potuto immaginare.
Da soli i bambini non sanno più cosa fare per non annoiarsi
Ed ecco che allora non conoscendo praticamente la noia e non avendola mai sperimentata, quando per i casi della vita (o per una pandemia mondiale) capita di doverla provare, i piccoli sono impreparati. Possiamo però dar loro una mano facendoli riflettere su tutte quelle cose che potrebbero inventarsi mentre si annoiano.
Cosa fare per non annoiarsi? A ogni età la sua attività!
- Fare una gara di disegni.
- Dipingere con le mani.
- Leggere un libro.
- Ascoltare musica.
- Fare un elenco delle cose che piacciono e di quelle che non piacciono.
- Mettere a posto la camera da letto (e mamma e papà ringraziano).
- Pensare a quello che si vorrebbe fare da grandi.
- Mettere le mani in pasta e andare in cucina tra i fornelli, con l’aiuto dei grandi se si è piccoli o da soli se si è già grandi.
- Chiacchierare con mamma e papà o con i fratelli e le sorelle.
- Aiutare chi ha bisogno di aiuto (magari la vicina di casa, la nonna, il papà mentre sistema la macchina).
- Riposarsi e recuperare le energie perdute a scuola, nell’attività sportiva e in tutte le altre attività svolte durante la giornata.
- Guardare il tramonto fuori dalla finestra e semplicemente fantasticare e creare mille storie diverse.
L’importante è non cedere allo smartphone, al computer, al tablet o alla tv quando la noia prende il sopravvento. Bisogna fermarsi, riflettere, capire cosa si ha voglia di fare o di non fare e per trovare una via d’uscita. O semplicemente rimanere lì ad annoiarsi, che poi tanto male non fa a nessuno. Grandi o piccoli che siano.
E i vostri figli cosa fanno quando si annoiano?