Sono tanti i motivi che possono spingere i genitori a decidere di cambiare scuola ai propri figli. Ma la donna protagonista di questa vicenda ha delle motivazioni che hanno lasciato tutti senza parole. La madre vuol cambiare scuola alla figlia perché i genitori degli altri alunni che la frequentano sono tutti tatuati. A tutti sfugge il motivo di questa logica, che lei spiega lasciando molta perplessità sulla sua scelta.
La storia è apparsa sulla piattaforma Mumsnet, un forum britannico in cui gli utenti si danno consigli tra genitori. E poi si è diffusa su tutti i social. A scrivere era proprio la mamma della bambina, che, per ovvie ragioni, ha preferito rimanere anonima.
La donna ha deciso di condividere la sua storia cercando consiglio e aiuto tra gli altri utenti della rete. Ha raccontato di aver notato in più occasione che gli altri genitori dei bambini che frequentano la stessa scuola di sua figlia avevano il corpo pieno di tatuaggi. Questa cosa ha profondamente attirato l’attenzione e ha iniziato a preoccuparsi.
All’inizio era felice che la figlia frequentasse quella scuola pubblica, perché avrebbe potuto fare esperienze formative e per la sua crescita importanti. Poi ha cambiato idea. Per colpa dei tatuaggi dei genitori degli altri bambini, sì, hai capito bene.
I genitori che li accompagnano e li riprendono non sono affatto come lei, DC (iniziali della figlia) ha appena iniziato in una buona scuola elementare (Ofsted) abbastanza vicino a casa nostra.
La donna si è allarmata quando ha visto un papà tatuato fino al collo girare in scooter elettrico intorno alla scuola. Provava disagio, anche perché lo zio era in carcere.
Ci siamo trasferiti perché non volevo che la mia DC crescesse in quell’ambiente e siamo stati fortunati a potercelo permettere. Non mi aveva mai infastidito prima, ma quando mia figlia di 2 anni mi ha chiesto perché quell’uomo non poteva alzarsi in piedi o perché quelle persone non raccolgono la spazzatura, ero pieno di disperazione.
La donna ha detto che non ha ancora deciso se cambiare o meno la scuola della figlia, anche perché, in realtà, sembra essere contenta dell’istituto. Ma non lo è in merito a compagni di classe e famiglie, che “non sono affatto come la mia famiglia”.
Che dici, dubbi leciti o l’abito non fa il monaco?