Quando un gesto dice più di mille parole e commuove tutti i presenti e tutti coloro che hanno potuto ammirare queste foto. La mamma aspetta la figlia a braccia aperte al traguardo della maratona. Un abbraccio intenso e profondo, un sorriso che rimarrà sempre nei vostri cuori, per una storia davvero dolcissima, che è impossibile non condividere.
Delia Carolina Pérez è una donna che si è allenata duramente, nel corpo e nella mente, per affrontare una lunga maratona. Arrivare alla fine non è facile: spesso sono i muscoli a lasciarci, altre volte è il cervello a rifiutarsi di andare fino in fondo.
Delia Carolina Pérez, durante la preparazione, prima, e durante la corsa, poi, non è mai stata sola. Accanto a lei per preparare e correre la 43esima edizione della maratona messicana nel 2022 ha sempre avuto la mamma. La donna le era sempre vicina mentre si preparava per correre così tanti chilometri. E il fatidico giorno della maratona era lì, ad aspettarla a braccia aperte al traguardo, per dirle che sì, ce l’aveva fatta.
Delia Carolina Pérez sapeva benissimo che non sarebbe mai arrivata prima, ma ha voluto mettersi alla prova: già arrivare fino alla fine sarebbe stata per lei una grandissima vittoria a livello personale. Sua madre, invece, era consapevole che ce l’avrebbe fatta ed era lì al traguardo a ricordarle la grande impresa, correre 42 chilometri senza mai mollare.
Sono molto felice, sono stanca, ma sono soddisfatta. Non avrei mai pensato che fosse come la vita di tutti i giorni, dove ti trovi di fronte a sfide, alla disperazione, dove puoi raggiungerlo solo se ci metti la testa.
Delia Carolina Pérez sapeva che alla fine, nonostante tutta la stanchezza, sua madre sarebbe stata dall’altra parte del traguardo. La donna le è corsa incontro a braccia aperte e insieme hanno pianto di gioia.
Stavo cantando, in un altro punto piangevo, ma sono arrivata al traguardo, che era l’obiettivo. La mia mamma era il mio obiettivo in modo che fosse sempre nella mia mente e nel mio cuore per tutta la vita.
Lei voleva che la madre fosse orgogliosa di lei. Ma è la stessa atleta a doverlo essere per la grande impresa compiuta.