Questa è l’incredibile storia di Molly Everett Gibson, una bambina nata solo di recente, che però si dice abbia già 28 anni. 18 mesi in meno rispetto alla mamma che le ha dato la vita. Come è possibile una cosa del genere? La causa è da riscontrarsi nel modo in cui la piccola è stata concepita. Il suo embrione era stato congelato 28 anni fa, un anno e mezzo dopo la nascita della donna a cui è stato impiantato e che ha portato a termine la gravidanza mettendola al mondo.
Tina è una donna che vive in Tennessee, negli Stati Uniti d’America. Insieme al marito aveva già un record, quello di aver fatto nascere nel 2017 una bambina da un embrione risalente al 1992. Embrione che era il gemello di quello di Molly. E con la nascita della secondogenita la stessa coppia batte il suo record precedente.
Siamo sulla Luna, sono ancora senza fiato.
Tina Gibson commenta così al New York Post questo piccolo grande miracolo della vita reso possibile dalla scienza medica.
Se qualcuno mi avesse detto cinque anni fa che avrei avuto non uno ma due figli gli avrei dato del pazzo.
Tina è un’insegnante di scuola elementare, mentre il marito è un esperto di cybersicurezza di 36 anni. Sono sposati da 10 anni. Per cinque anni hanno provato ad avere figli naturalmente, poi si sono rivolti al National Embryo Donation Center (NEDC), una no profit di Knoxville che conserva embrioni orfani che i genitori non usano, perché riescono comunque ad avere una gravidanza o perché non più interessate. Talvolta questi embrioni vengono nati per permettere ad altre persone di coronare il proprio sogno.. Chi vuole, può procedere per un’adozione chiusa, senza mai sapere niente dei genitori biologici.
Migliaia le gravidanze portate a termine in questo modo dall’associazione. Ma solo le sorelle Gibson possono avere questo primato, essendo nate da embrioni decisamente vecchi, perfettamente crioconservati per tutto questo tempo. In Italia questo non sarebbe possibile, perché non è previsto.