Dall’India ci arriva una storia straziante, di una neonata di 3 giorni sepolta viva all’interno di una fossa poco profonda nella città di Bareilly. E per miracolo stava bene. Tutto ha avuto inizio il 10 ottobre scorso, quando Hitesh e Vaishali Kumar si trovavano nel cimitero per dire addio per sempre alla loro figlia che era nata morta.
La coppia si trovava di fronte al luogo dove la loro bambina avrebbe riposato in eterno, quando all’improvviso hanno sentito i vagiti di un neonato. Subito hanno pensato si trattasse della loro piccola, ma in realtà quei lamenti arrivavano dall’interno di un’anfora posizionata nel cimitero, dove hanno trovato una neonata, di appena tre giorni di vita, che cercava disperatamente di aggrapparsi alla vita.
Intervistata da Times of India, la coppia ha riferito che subito si è precipitata verso l’origine di quel suono, scoprendo che la piccola era viva. I due genitori hanno chiamato l’ambulanza, chiedendo di fare il possibile per salvare la vita di quella povera piccola creatura. I medici, dopo il ricovero presso il reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Maharana Pratap, hanno compiuto il miracolo, salvandola.
La piccola è fuori pericolo di vita, ma per riprendersi ci vorrà molto tempo. Dovrà ancora a lungo rimanere ricoverata nel reparto di terapia intensiva fino a quando i dottori non decideranno che è completamente fuori pericolo. La polizia ha dato il via alle indagini per capire chi possa aver compiuto un gesto del genere. La bambina si trovava dentro un’anfora, messa in una fossa profonda 30 centimetri circa. Il custode del cimitero ha detto di aver visto sul luogo i genitori e le autorità hanno scoperto che era rimasta lì dentro per circa 6 ore prima di essere ritrovata.
Secondo la polizia la bambina è sopravvissuta proprio perché ancora piccolina. Se fosse stata più grande sarebbe sicuramente morta soffocata. Harishchandra Joshi, un poliziotto di Subhashnagar, ha detto che le forze dell’ordine stanno procedendo ad esaminare le immagini dei video di sorveglianza delle telecamere posizionate nel vicino crematorio, sperando di trovare il colpevole di questo gesto crudele.