C’è un uomo che ha vissuto ancor peggio di tutte le altre persone la pandemia da coronavirus. Da quando l’epidemia è scoppiata in tutto il mondo, nessuno crede al suo cognome. Quando è andato all’ufficio dell’anagrafe per registrare il figlio appena nato, tutti erano increduli. Anche di fronte al documento che testimoniava come si chiama.
Dal 2020 in poi chiamarsi Jimmy Korona non è sicuramente facile. L’uomo vive in Inghilterra insieme alla compagna Lauren e al primo figlio appena nato. Lui è orgoglioso di come si chiama, ma ammette che in molti non gli credono quando lo dice, fino a quando non vedono il suo documento di identità.
Jimmy Korona lavora come operaio edile britannico. Quando è andato a registrare il figlio all’anagrafe, il 38enne ha avuto serie difficoltà, cosa che, prima della pandemia, non gli era mai capitata per il suo cognome di origini polacche.
Jimmy Korona ha raccontato che, quando si è presentato per registrare il primo figlio appena nato, ha dovuto mostrare il documento, perché nessuno credeva che quello fosse il suo vero cognome. “Nessuno può credere che il mio nome sia Korona. La gente al pub viene a vedere la mia carta di credito o il mio passaporto, per dimostrare loro che è proprio il mio cognome. Finisce per essere strano sentire il tuo cognome ovunque e sapere che lo pronunciano con paura”.
Lui è orgoglioso del nome che porta, anche se nessuno crede al suo cognome. Suo nonno, Jozef Korona, era un sopravvissuto di un campo di concentramento in Germania durante la seconda guerra mondiale. Dopo la guerra è emigrato in Inghilterra, iniziando a lavorare nelle miniere. Qui ha conosciuto la nonna di Jimmy, mettendo su famiglia. “Non avrei questo cognome unico senza di lui, quindi sicuramente non lo cambierei. Anche dopo tutto questo”.
Lauren, la sua compagna, si è rassegnata: ormai ci è abituata.