Diventare mamme oltre che una gioia infinita, porta con sé anche molti dubbi esistenziali, che accompagnano la gestante dall’inizio alla fine di questo percorso. Le domande sono tante, i dubbi e le paure forse ancora di più. Tra i più diffusi e più agognati c’è il dilemma della tipologia di parto e la fatidica domanda è: fa più male il parto cesareo o quello naturale?
Parto cesareo e parto naturale: cosa bisogna sapere
I modi per dare alla luce il proprio bambino ad oggi sono sostanzialmente due: o il parto naturale o il parto cesareo. Spesso la scelta non è possibile, in quanto in alcuni casi il parto cesareo è obbligatoriamente richiesto. Stiamo parlando di quelle situazioni nelle quali ci si trova in una situazione di pericolo, per se stesso o anche per il bambino, e quindi si deve intervenire in questo modo. In altri casi, invece, c’è possibilità di scelta.
In queste ultime situazioni una mamma non è raro che si trovi in serie difficoltà decisionali, proprio perché si cerca sempre di capire qual è la condizione migliore e meno dolorosa per entrambi. In quest’ottica, però, si deve partire da un principio di base: ogni parto, in un modo o nell’altro, fa male. Il naturale senza dubbio reca dolore fortissimo: basti pensare che il bambino deve farsi strada in un canale piccolissimo per poter fuoriuscire. In questo caso, la forza e la tolleranza materne richieste sono moltissime.
D’altro canto, però, il cesareo non è che sia di fatto tanto meno difficoltoso. In questo caso, il problema è legato al parto in sé per sé. Stiamo infatti parlando di una vera e propria operazione chirurgica a tutti gli effetti, che come tale può portare a diverse conseguenze. Innanzitutto, vediamo che una condizione del genere prevede un successivo percorso post intervento che monitori non solo la cicatrice esterna, ma anche quella delle pareti interne. Possono quindi esserci complicazioni notevoli di questa nature.
Facendo le somme, però, si deve sottolineare il fatto che con un cesareo, però, si evitano molte problematiche legate allo sforzo e alla spinta del parto. Stiamo parlando di prolassi vari e considerevoli (utero o vescica che sia) oppure anche di emorroidi da sforzo (se non sono già precedentemente uscite durante la gravidanza) o anche una condizione di dolore intenso legato al momento (con il cesareo si è anestetizzate). Insomma, in qualsiasi caso abbiamo i nostri pro e i nostri contro.