Quante volte è capitato di ritrovarsi di fronte ad un neonato che dorme tutto scoperto, ma con aria beata? Sicuramente tante e il motivo è di fatto semplice e di carattere anatomico. Si chiama grasso bruno il colpevole di questa abitudine stravagante. Ecco cos’è e di cosa stiamo parlando.
Che cos’è il grasso bruno e come influisce
Spesso capita di parlare con genitori che si lamentano del fatto che i propri figli preferiscano dormire scoperti piuttosto che con delle belle coperte addosso. Alla fine, li si ritrova sempre freddi, ma non si capisce perché preferiscano liberarsi di tutto piuttosto che rimanere al caldo. Il motivo è da ritrovare nel famigerato grasso bruno, una particolarità tipica del bambino fino ai 4 anni.
Alla nascita e per un po’ di anni dopo, il nostro corpo ha due tipologie di grasso differente: quello bianco e quello bruno. Il secondo scompare via via che si va avanti con la crescita, ma nei neonati è davvero molto abbondante. Questo particolare tipo di cellule adipose ha il compito di mantenere il corpo ad una temperatura calda. Quelle bianche, invece, fungono da riserva energetica.
Man a mano che si cresce, si smette di aver bisogno di un riparo dal freddo, ma di fatto si comincia ad avere necessità solo di energia. Quindi le cellule brune si diradano fino a scomparire dall’organismo. Il grasso bruno crea quindi calore, ma riesce a fare questo solamente bruciando il grasso bianco.
Questo meccanismo si innesca con l’abbassamento di temperatura: non appena inizia il freddo, il grasso bruno inizia a bruciare per produrre calore. Questo genere di tessuto adiposo sostanzialmente si trova negli animali, come ad esempio quelli che vanno in letargo, e nei neonati rappresenta circa il 5% di grasso corporeo.
Il motivo principale della mancanza di coperte mentre si dorme risiede proprio nella presenza di queste cellule adipose: non appena arriva il freddo si innesca il procedimento ed inizia il calore, quindi il neonato inizia ad avere caldo e si scopre.