Quando un figlio arriva a guardare la sua mamma in punto di morte può far parte di due tipi diversi di persona: quella che saluta il genitore senza sensi di colpa e quello che lo saluta disperandosi con il senno del poi. Bisogna essere capaci, nella vita, di arrivare a poter far parte del primo tipo. Questo perché, una volta che la mamma va via, nessuno te la può in alcun modo ridare indietro.
Nessun figlio si accorge del valore della mamma fino a quando questa non c’è più. Lo si vede, per esempio, dai piccoli gesti quotidiani che ogni donna fa nei confronti della sua famiglia. Quando questi vengono a mancare, anche per momenti limitati, ci si accorge di quanto la mamma sia importante per mantenere tutto in piedi.
Molto più spesso, però, si pensa di poter mettere la mamma sempre in stand-by. Infatti, ci si comporta come se essa fosse eterna e come se potessimo temporeggiare sempre tutto: l’aiuto, la vicinanza e l’affetto. Come diceva il grande filosofo latino Seneca, il tempo è il bene più prezioso per l’uomo che non si accorge mai di buttarlo letteralmente via con attività inutili e futili. Se la mamma ha bisogno di te, tu devi esserci!
Bisogna vivere il genitore con la consapevolezza che potrebbe venire meno in qualsiasi momento, sopratutto quando si va avanti con l’età. La mamma deve essere coccolata e deve essere rispettata sempre, come lei ha fatto con voi prima. Attenzione, però: questo non vuol dire che non ci si deve concentrare su altro. Ovviamente, ognuno deve occuparsi della propria realizzazione nella vita, ma ciò non vuol dire che non bisogna trovare il tempo per la propria famiglia e, in particolare, per la mamma.
Anche se in passato può aver commesso errori, bisogna sempre ricordarsi che una madre dona al proprio figlio il bene più grande di tutti: la vita. Amatela fin quando c’è, altrimenti la rimpiangerete quando non ci sarà più.