Celeste B.I bambini di oggi saranno gli adulti di domani. L’educazione che proviene in prima battuta dalla famiglia e poi dalla scuola è alla base di una buona crescita. Al giorno d’oggi insegnare ai bambini la parità di genere è fondamentale perché non dovrebbero esistere differenze tra uomo e donne, sia in campo lavorativo che nella vita quotidiana.
Questa mamma sta cercando di tutto per insegnare al figlio ad essere autonomo, a cominciare dalla faccende domestiche. Non ci si dovrebbe più stupire nel vedere un uomo pulire casa o cucinare. Ma ancora nel 2021 invece si leggono commenti del tipo “l’uomo aiuta la donna in casa” quando gli spazi condivisi sono vissuti da entrambi allo stesso modo quindi è giusto contribuire equamente nelle faccende domestiche.
Lei è una mamma single e condivide su Facebook un lungo post spiegando che insegna al figlio a cucinare e a fare le faccende domestiche perché questo non è un lavoro solo per donne. “Perché un giorno potrebbe essere un uomo single, che vive da solo, che saprà davvero come fare il bucato e non mangiare fuori ogni sera”.
La mamma continua il suo post spiegando che un giorno dovrà fare la sua parte in casa. Questo significa far parte di una società, a cominciare dalla casa. I bimbi devono fare i bimbi, ma è giusto sin da piccolo impartire lezioni di vita che saranno utili per quando saranno grandi.
Suo figlio non dovrà mai sentirsi troppo virile per cucinare o per fare le faccende domestiche. Un uomo che non sa seguire la casa è una persona a cui evidentemente non è mai stato insegnato.
Il post è diventato virale e in linea di massima ha raccolto commenti positivi. Ma non tutti. Una parte di genitori le chiedono se pure a sua figlia insegna lavori “tipicamente maschili” e lei risponde assolutamente si. Ma ancora è troppo piccola per imparare. Quando avrà la giusta età anche lei farà la sua parte.
E alcuni le fanno notare che lei tratterebbe il figlio come uno schiavo. Cosa assolutamente falsa perché partecipa alla vita domestica così come dedica il tempo a giocare.
