Una ne pensano e cento ne combinano. Stiamo parlando dei bambini. Basta veramente un attimo di distrazione per ritrovarli in una situazione potenzialmente pericolosa. Così come è successo a questo bambino che è rimasto con la testa incastrata nella ringhiera.
Il piccolino stava giocando davanti casa quando all’improvviso la madre lo ritrova in questa posizione. “Cos’è successo Joey? Hai la testa bloccata? Davvero? Come hai fatto? Cosa hai fatto prima? Aspetta, Joey, sta arrivando papà. Lui ti aiuterà”. Si sente la madre parlare così al figlio.
E sarà proprio l’intervento del padre che permetterà al figlio di liberarsi senza farsi male. Inizialmente il papà cerca di tirare e allargare i paletti della ringhiera. Ma lo sforzo è assolutamente vano. Investe tutta la sua forza muscolare aiutandosi con braccia e gambe, ma nulla. La ringhiera rimane intatta.
Ad un certo punto il padre si ferma e pensa a un’idea geniale per liberare il bambino: far scorrere lentamente il corpo del bambino tra i paletti della ringhiera e farlo uscire quindi al contrario.
E così molto lentamente il bambino comincia a girarsi e a sfilare il proprio corpo fino a liberarsi del tutto. L’idea del padre è stata assolutamente corretta e ha permesso al figlio di uscire senza che si facesse male.
A volte basta guardare le situazioni da un’altra prospettiva per risolvere il problema.