Sono trascorsi dieci anni da quando la vita di un bambino e di un’infermiera è cambiata per sempre. Era l’1 novembre 2012 quando nella clinica Mater Dei a Buenos Aires nacque Santiago, un neonato con la sindrome di Down. I suoi genitori non lo volevano ma c’era già qualcuno pronto ad accoglierlo e a dargli tutto l’amore possibile.
I genitori naturali lo hanno rifiutato da subito
Questa persona era Marcela Casal Sánchez, l’infermiera che ha assistito al parto e a tutto quello che ne è conseguito. Quando infatti la famiglia naturale era venuta a conoscenza della sindrome di Down subito chiesero al personale medico di portare via la culla dalla stanza e di non farglielo rivedere mai più.
I genitori raccontarono ai parenti che il bambino era nato morto. Si fa fatica a gestire una situazione di questo tipo ma subito si preparano le carte per darlo in adozione.
Marcela si prendeva cura di Santiago
Nel frattempo la squadra del Mater Dei dal primo minuto della sua nascita lo ha adottato come un figlio, lo ha coccolato in modo speciale e ha dato priorità alla sua vita. Soprattutto Marcela, una delle infermiere incaricate di prendersi cura di lui.
Marcela e Santiago si sono amati fin dall’inizio. Era lei che doveva farlo mangiare e prendersi cura di lui. Gli ha fatto da madre sin dal primo giorno. Così, in maniera del tutto naturale, Marcela ha presentato richiesta di voler essere lei ad adottare il bambino.
E il giudice che ha gestito la pratica si è espresso con parere favorevole a far adottare a Marcela il piccolo Santiago, dando priorità al legame esistente e alla sua esperienza nella cura di un neonato.
Sono passati 10 anni e Marcela è grata per aver preso quella decisione. Santiago è un ragazzo sano, divertente, che cresce e impara ogni giorno cose nuove.