La rosolia nei bambini è una malattia infettiva virale abbastanza leggera e si presenta con quelle tipiche macchie dal colore rosato e con l’ingrossamento dei linfonodi della nuca e del collo.
Attenzione però, perchè certe volte la rosolia è asintomatica. Quando un bambino contare la rosolia non c’è da preoccuparsi, tuttavia se è una donna incinta con la rosolia allora bisogna stare molto attenti e seguire attentamente tutte le prescrizioni del medico perchè la rosolia in gravidanza è molto pericolosa per la mamma e il bambino.
Che cosa è la rosolia
La rosolia viene descritta come una malattia infettiva esantematica virale e viene originata da un virus che colpisce soprattutto i bambini tra i 5 e i 14 anni. Sicuramente hai ben presente di cosa stiamo parlando, quella malattia virale che si presenta con macchioline rosate e che spesso colpisce i bambini. Generalmente la rosolia si manifesta in modo molto leggero, sicuramente è meno pesante del morbillo. Quando la rosolia viene contratta da donne in stato di gravidanza, soprattutto se si trova all’inizio nei primi sei mesi, può diventare una malattia molto pericolosa per il bambino che rischia gravi malformazioni anche letali. Inoltre la rosolia nelle donne incinte comporta anche un aumento del rischio per il bambino di sviluppare difetti alla vista, sordità, malformazioni cardiache e persino ritardo mentale. Secondo la casistica il rischio di gravi malformazioni viene ridotto in modo significativo dopo la ventesima settimana di gravidanza.
La rosolia solitamente si presenta una sola volta nella vita, quindi dopo essersi ammalato di rosolia il tuo bambino non rischia di contrarla un’altra volta ma ha una sorta di immunità nei confronti di infezioni successive.
I sintomi della rosolia nei bambini
La rosolia rientra in quel grande gruppo delle malattie esantematiche dei bambini, una patologia infettiva che colpisce i bambini tra i 6 e i 12 anni con un’eruzione cutanea. A differenza di altre malattie esantematiche, la rosolia non è troppo problematica per i più piccoli e spesso passa anche inosservata.
La rosolia nei più piccoli è una malattia molto leggera e la metà dei casi spesso non mostra addirittura nessun sintomo. Tuttavia possiamo dire che i due principali sintomi si manifestano un paio di settimane dopo aver contratto il virus e sono:
- macchioline rosee e piatte a partire dalla zona dietro le orecchie e fino a tutta la fronte, il viso e il collo. L’esantema può ricoprire anche tutto il corpo e dura circa tre giorni prima di scomparire del tutto.
- gonfiore dei linfonodi sulla nuca, sul retro del collo e anche dietro le orecchie.
Inoltre il bambino con rosolia può avere anche febbre leggera, mal di testa, mal di gola, raffreddore occhi arrossati e sintomi da lacrimazione. In ogni caso bisogna stare tranquille perchè la maggior parte delle volte i sintomi si presentano e scompaiono in genere pochi giorni. L’unico sintomo che può durare di più sono i linfonodi ingrossati che possono restare così anche per alcune settimane.
Come si trasmette la rosolia nei bambini e quando è contagiosa
La rosolia nei bambini viene trasmette con delle piccolissime goccioline di saliva emesse dal bambino quando dà un colpo di tosse, starnutisce o anche semplicemente quando parla. Il periodo di contagiosità è generalmente indicato nel periodo che va da qualche giorno prima a qualche giorno dopo la comparsa delle macchie rosate sul corpo del piccolo.
Ecco dunque che i bambini affetti da rosolia non dovrebbero assolutamente tornare a scuola o all’asilo o entrare in contatto con altri bambini (o con donne incinte) prima che sia passato il settimo giorno dopo la comparsa dell’esantema della rosolia. Se ci sono donne in gravidanza, il virus della rosolia è capace di attraversare la placenta e può quindi arrivare fino al feto nella pancia e quindi contrarre gravi problematiche. Se un neonato prende l’infezione della rosolia durante la gravidanza della sua mamma, resta contagioso per diversi mesi e incorre in pericoli anche molto gravi.
La comunità medica non prevede alcuna terapia specifica e i sintomi in genere passano da soli in meno di dieci giorni dalla comparsa. Ti consigliamo comunque di tenere tuo figlio a riposo, al caldo meglio se a letto se necessario. Se il piccolo ha la febbre per la rosolia o manifesta sintomi di malessere o dolori articolari fastidiosi il tuo pediatra saprà consigliare e quindi prescrivere farmaci antifebbrili e antidolorifici come ad esempio in particolare il paracetamolo o l’ibuprofene.
Se ti stai chiedendo come si previene la rosolia nei bambini, devi sapere che migliore azione per prevenirla è la vaccinazione, che è diventata obbligatoria dal 2017. Il vaccino contro la rosolia viene eseguito in forma combinata a quello per il morbillo e la parotite (noti insieme come MPR). Il calendario vaccinale della sanità italiana prevede due diverse somministrazioni del vaccino per la rosolia: una prima dose a circa un anno di vita e una seconda dose a cinque o sei anni.
Il vaccino è ovviamente altamente consigliato anche alle donne incinte o che vogliono avere una gravidanza e non hanno mai contratto la malattia da bambine.
Trattamento naturale per dolori rosolia
La rosolia può provocare mal di testa e dolori articolari che possono essere anche molto fastidiosi per i bambini. Per aiutare tuo figlio con trattamenti naturali che possono alleviare dolori senza effetti collaterali puoi seguire questi utili consigli come:
- eliminare del tutto il fumo passivo
- ridurre l’inquinamento acustico
- fargli sentire la vicinanza con abbracci
- mettere una pezza umida e fresca sulla fronte
- indossare un cappellino e stare molto caldo
Alcuni rimedi fitoterapici come ad esempio i preparati e gli infusi a base di rosa canina possono aiutare, ma consigliamo comunque di avvalersi di un esperto. Per contrastare il dolore nei bambini puoi utilizzare anche un olio essenziale di lavanda da frizionare delicatamente sulle tempie del piccolo.
Se il mal di testo o lo stato doloroso si concentra nella zona frontale ti consigliamo di condire le pietanze del bambino con del gomasio, composto da sale e sesamo tostato. Evitare invece per quanto possibile cibi con troppo zucchero e bevande fredde. Se tuo figlio lamenta una cefalea occipitale puoi preparare al bambino una tazza di succo di mela caldo e diminuire le proteine animali e i lievitati.
Per aiutare il bambino con a ridurre il dolore, potete preparargli anche una tazza di zuppa di miso e cipollotto. Per farla basta tagliare un cipollotto finemente e farlo bollire in una tazza di acqua, aggiungere poi un cucchiaino di miso che avrete prima stemperato con dell’acqua fredda. Far bollire il tutto a fiamma vivace per un paio di minuti e filtrare con un colino prima di darla al bambino.
Una tazza di tè o un infuso è un ottimo modo per far stare bene il piccolo. Ti consigliamo di non utilizzare prodotti già zuccherati e preferibilmente è meglio usare erbe sfuse, che puoi acquistare comodamente in erboristeria. Basta lasciarle in infusione tre minuti per avere un ottimo infuso per bambini piccoli.
Cerca di evitare tè neri e tè verdi perchè sono bevande che contengono teina, una sostanza sicuramente non adatta al sistema nervoso dei bambini che non ha ancora raggiunto la maturità (questo avviene intorno ai dieci anni di età).
Ecco una lista di erbe che puoi somministrare ai più piccoli:
– Biancospino: ideale contro la diarrea e per i bambini con gonfiori addominali.
– Camomilla: ottima per gonfiori e spasmi intestinali.
– Finocchio: aiuta la digestione.
– Malva: un rimedio perfetto per raffreddori e catarro con azione lenitiva delle mucose delle alte vie.
– Melissa: è una fantastica erba rilassante, da abbinare anche al tiglio.
– Rosa canina: ricchissima di vitamina C e ottima per guarire prima da febbre e raffreddori.
– Tiglio: è un’erba estremamente rilassante.
– Karkadè: Ricco di vitamina C, ha anche proprietà diuretiche e protettive per l’equilibrio del corpino dei più piccoli. Questa erba non contiene sostanze eccitanti ed è molto dissetante.
– Te rosso roibos: questo tè è naturalmente dolce ed è molto ricco di calcio, ferro e antiossidanti naturali.
– Kuchika: è un tè giapponese senza teina con un ricco contenuti di minerali come il fluoro, il calcio e anche molte vitamine.
– Infusi alla frutta: concentrati di benessere e fantastiche risorsi di minerali e vitamine benefiche. Puoi prepararli lasciando in infusione per un’ora della frutta fresca nell’acqua bollita, un frutto per una tazza.