Con il passare del tempo sopraggiungono inevitabilmente nuove esigenze da parte delle persone che invecchiano. Il corpo non è più reattivo come prima e ritrovarsi a vivere da soli non piace a nessuno. Da un periodo a questa parte tra gli anziani spopola il fenomeno del cohousing, ovvero la possibilità di vivere insieme ad altre persone mantenendo ognuno la propria unità abitativa. Vediamo in cosa consiste.
Come funziona il cohousing?
Spesso i familiari di persone anziane decidono di portare i loro parenti in delle strutture nate proprio per accogliere coloro che non possono stare più da soli. Ma non è insolito avere delle reazioni negative da parte degli anziani che mai lascerebbero la propria casa. Si rendono però conto che non possono stare da soli così alcuni optano per il cohousing. Con questa espressione si intende la realizzazione di un’unica struttura residenziale suddivisa in diverse stanze.
Gli anziani che decidono di vivere in questo modo condividono degli spazi comuni nei momenti del tempo libero e dei pasti, mantenendo però una propria riservatezza ed intimità nella stanza personale.
Sempre più anziani vogliono vivere insieme evitando le case di cura
I vantaggi che ne derivano da questo nuovo modo di vivere sono numerosi per le persone che sposano questa idea. Prima di tutto la continuità dei rapporti sociali. Avere la possibilità di stare con altre persone nel quotidiano mantiene la mente sveglia e si rallenta l’invecchiamento.
Poi allontana la solitudine e la tristezza che deriva dal tempo che passa. Sicuramente bisogna adattarsi ad un nuovo tipo di situazione ma non sono pochi i paesi che stanno sempre più intraprendendo questa strada.
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