Cassano, come tutti lo conoscono, anche se si chiama Gianluigi, è un senzatetto di Senigallia che vince al Superenalotto, ma viene beffato dalla burocrazia. Non può incassare i soldi della vincita perché non ha un documento di identità. Non era la prima volta che la dea bendata gli sorride. Ecco come è riuscito ad ottenere i suoi soldi, anche se ha già detto che non cambierà stile di vita.
Massimo ho fatto un colpo grosso.
Con queste parole Cassano, come tutti lo conoscono nella città della spiaggia di velluto, nelle Marche, ha commentato la sua vittoria al Superenalotto. Gianluigi, lo scorso 24 ottobre, ha indovinato il 4 + 1, riuscendo a guadagnare la bellezza di 37.045 euro. Davvero una bella somma per un uomo che non ha nemmeno un tetto sopra la testa. In città tutti lo conoscono. Lo chiamano Casano per il suo accento barese e non tanto per la sua passione per il calcio. Da tempo vive nelle Marche, dopo aver lasciato la sua Puglia.
Fino a poco tempo fa chiedeva spesso ospitalità al centro di accoglienza di Piazzale della Vittoria a Senigallia. Giovanni Bomprezzi, Presidente Fondazione Caritas, racconta:
Siamo molto contenti per lui, ma non lo vediamo da qualche tempo. Ci eravamo anche messi a disposizione per aiutarlo a rinnovare i documenti, ma da noi non si è più visto.
Gianluigi da Bari, dopo la vittoria, ha avuto dei problemi per riscuotere il denaro, perché, appunto, non aveva i documenti: non aveva una tessera sanitaria e un codice fiscale. Gianluigi, alla fine, ce l’ha fatta:
Mi ha aiutato un amico. Sono riuscito ad avere il codice fiscale e così ad avviare la procedura per la riscossione.
Massimo Severi, il proprietario della ricevitoria dove è avvenuto il colpo, racconta di conoscere bene Cassano:
Gioca spesso, giocane da pochi euro, proprio come quella da 1,50 con cui ha vinto. Il giorno dopo è venuto da me è mi ha detto: ‘Massimo ho fatto un colpo grosso’. Ho saputo che è riuscito a riscuotere il denaro credo che siano intervenuti dei funzionari della Sisal per aiutarlo ad ottenere i documenti. Ha detto che con i soldi avrebbe voluto fare una cena. Oggi non si è visto, ma passa quasi tutti i giorni quando va a prendere il treno. So che non dorme più a Senigallia, ma qui vicino.
L’uomo forse non cambierà il suo stile di vita e continuerà a essere una presenza fissa nelle vie del centro della città in provincia di Ancona, nelle Marche. Spesso lo si vede proprio nel cuore storico della cittadina della spiaggia di velluto, ma anche nella prima periferia. Lo si può vedere mentre si riposa sotto la pensilina di un autobus oppure davanti a un centro commerciale per chiedere qualche euro. Per molti è davvero un amico.