C’è una precisa fase nell’età evolutiva in cui i bambini, anche quelli più calmi e tranquilli, cominciano ad opporsi alle richieste dei genitori e ad affermare la propria persona. Gestire questo periodo per mamma e papà diventa davvero complicato perché i figli mettono a dura prova la loro pazienza. Qual è il modo giusto per non arrivare sfiniti a fine giornata con il proprio figlio ribelle? Un consiglio sempre valido è quello di cambiare punto di vista e cercare di mettersi nei panni dei bambini. Ecco alcuni suggerimenti utili che vi aiuteranno a farvi ascoltare.
Il figlio in realtà non è ribelle ma sta affermando il proprio carattere
Succede spesso di dover ripetere infinite volte le cose ai nostri figli prima che loro ci ascoltino. E di tutta risposta vederli sbraitare, lamentarsi e opporsi alle nostre richieste. Cosa sta accadendo? Perché i bambini si comportano così? È una fase assolutamente normale e comune. Sta ai genitori cercare di trovare la giusta chiave per non perdere la rotta e sopravvivere a questo periodo molto impegnativo.
Stiamo parlando di bambini dai 2 anni in su che iniziano ad opporsi ai genitori e a dire sempre di no. In realtà loro non stanno sfidando gli adulti con questo comportamento ma stanno semplicemente cecando di affermare se stessi. Queste manifestazioni permettono loro di conoscersi meglio e capire come relazionarsi con gli altri.
Alcuni consigli per gestire i bambini in questa fase
Se si hanno bambini piccoli, di circa 2 e 3 anni, è importante dare loro una regola e un’abitudine che deve essere sempre la stessa. Ogni eccezione destabilizzerà i loro punti di riferimento. Inoltre è anche molto utile cercare la loro collaborazione in tutto quello che si fa. Sicuramente il ritmo sarà più lento ma la partecipazione dei bambini li farà sentire utili.
Per bambini più grandi, dai 4 ai 6 anni, l’opposizione e la disobbedienza diventa proprio una costante. In questa precisa fase la loro ribellione è un modo per conoscere come funzionano le relazioni sociali, le regole e i limiti. Quindi ai genitori e agli adulti in generale non resta che rimanere sempre fermi nelle loro posizioni con le regole da rispettare tutti i giorni (poche ma chiare) e aspettare che siano loro stessi a formare la loro personalità.
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